Covid. Gimbe: “Campagna vaccinale ferma”

In una settimana nuovi contagi in aumento confermando incrementi in atto già da quasi tre settimane. In crescita anche i ricoveri sia in intensiva che nelle areee non critiche. “Nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio da noi già paventato: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie”, dice il presidente Cartabellotta.
Per Gimbe siamo di fronte a una nuova ondata e a testimoniarlo è anche quel +51,9 di nuove infezioni contratte nell’ultima settimana che segue ad aumenti costanti nei 14 giorni precedenti. In aumento poi anche i ricoveri sia in intensiva che nei reparti non di area critica. Insomma la pandemia è tutt’altro che scomparsa.
Vaccini: quarta dose.
Secondo quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute del 23 settembre 2022, la platea per il secondo richiamo (quarta dose) è di 19,1 milioni di persone: di queste, 13,9 milioni possono riceverlo subito, 1,8 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 3,4 milioni l’hanno già ricevuto. Al 5 ottobre (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 3.377.076 quarte dosi, con una media mobile di 15.924 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 12.799 della scorsa settimana (+24,4%) (figura 14). In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi rimane al palo, attestandosi al 17,7% rispetto al 17% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,8% dell’Emilia Romagna.
“La netta ripresa della circolazione virale _ sottolinea Cartabellotta _ coinvolge l’intero territorio nazionale e sta già facendo sentire i suoi effetti sui ricoveri in area medica e, in misura minore, in terapia intensiva. All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina”.
“Ma ancor di più _ continua _ inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione GIMBE: la circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica”.
“E nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione GIMBE: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie. Ecco perché la Fondazione GIMBE chiede al Ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall’OMS Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave”, conclude Cartabellotta.
Fonte: QS