Volkswagen si fa in 13 per i servizi di mobilità condivisa

“Pooling”, “car sharing”, chi non ha mai sentito parlare di mobilità condivisa? Il progetto del Gruppo Volkswagen va ancora più in là. Gli acquisti delle auto in futuro diminuiranno, questo è quello che si aspettano le case automobilistiche nei prossimi anni. Sull’onda appunto della mobilità condivisa e con l’ausilio tecnologico della guida autonoma che viene in aiuto dell’utente, comprare un’auto per spostarsi non sarà più così necessario. Volkswagen inaugura così il tredicesimo marchio del Gruppo che si chiamerà Moia, termine maya che signifca “magico”. Il nuovo marchio sarà totalmente indipendente e avrà la sua nuova sede a Berlino.
L’obiettivo è quello di proporre all’utente un servizio alternativo all’acquisto dell’auto e diventare, in ogni caso, un cliente Volkswagen. A tal proposito il maggior gruppo automobilistico europeo ha acquisito parte di Gett, una app attiva in oltre cento città del mondo e che offre corse in tempo reale. Il servizio sarà quindi “on demand” e successivamente si estenderà anche nella formula “pooling” attraverso l’utilizzo di navette prenotabili anche con lo smartphone. La Volkswagen intende trarre da questo nuovo settore un sostanziale ricavo entro i dieci anni. Inizialmente prenderanno parte al progetto una cinquantina di persone per poi aumentare fino a duecento entro la fine dell’anno prossimo. Anche la scelta di una sede come Berlino non è un caso, la particolare multietnicità e la presenza di numerose start-up ne hanno fatto un contesto preferenziale per la nascita del nuovo progetto.
Sarebbe interessante vedere gli sviluppi futuri di questa nuova forma di mobilità anche nel nostro ambito nazionale, con servizi sempre più tecnologici e attrezzati anche per le persone con disabilità motoria. Anche l’ambiente avrebbe di che guadagnarci visto che diminuirebbe il numero dei mezzi circolanti.