Strutture ricettive, ragazzi disabili a 100 stelle

Due progetti: l’Albergo Etico a Roma, presto operativo, e SlowDown Santa Sofia a Padova (nella foto).
Giacomo ha 25 anni, è diplomato all’istituto alberghiero e farà parte dello staff dell’Albergo Etico di Roma. Un hotel gestito da ragazzi disabili che conta di aprire i battenti entro fine ottobre. Un trascorso come cameriere, vorrebbe stare al bar o essere impiegato nel futuro ristorante. Anche Gabriel lavorerà in questa nuova struttura ricettiva con circa una ventina di camere: a lui piace stare in sala o al front desk. Entrambi finora sono stati impegnati, insieme ai loro colleghi _ 15 persone con disabilità che si affiancheranno al personale _, in alcuni mesi di formazione. Così hanno imparato come si sta alla reception oppure come si rifanno le camere. L’idea nasce, su impronta dell’omonima esperienza di Asti, dalla volontà di Antonio Pelosi, un albergatore rimasto in coma una decina d’anni fa dopo un brutto incidente in moto. Una ripresa complicata ha fatto maturare in lui una nuova sensibilità, che si è trasformata nella voglia di “offrire un’opportunità di lavoro a chi fa fatica a trovarla e un servizio rivolto alla clientela che sia anche competitivo: dall’ospitalità alla possibilità di prenotare online quando l’hotel sarà pienamente operativo e funzionante”, fanno sapere da Albergo Etico.
“Slow Down” a Padova
Stessa idea ce l’hanno avuta anche a Padova, dove nascerà una struttura con pernottamento e prima colazione gestita da ragazzi con disabilità intellettiva e trisomia 21. Il progetto “SlowDown Santa Sofia” sarà realizzato dalla Fondazione Vite Vere Down Dadi insieme alla parrocchia di Santa Sofia e grazie al finanziamento della Fondazione Cariparo. “Molto probabilmente si chiamerà Hotel a 100 stelle”, annuncia il direttore di Vite Vere Down Dadi Valerio Zanella. I lavori di ristrutturazione dell’edificio, che si trova accanto alla canonica della chiesa, partiranno entro l’anno: cinque camere con bagno per attrarre “il turismo religioso e offrire una possibilità d’inserimento lavorativo ai nostri giovani _ molti di loro stanno già facendo degli stage in strutture del territorio simili come bar, ristoranti o servizi di catering, all’interno di progetti per l’autonomia e la vita indipendente _, affiancati da personale qualificato ma anche da educatori, psicologi e altri operatori”.
I precedenti
Queste sono solo le ultime esperienze, ma non sono le uniche realtà in Italia. Oltre all’Albergo Etico di Asti, preso come modello anche in Argentina, accanto a Roma e Padova si possono citare, per esempio, la catena di bed&breakfast Like your home in Campania _ occasione di auto-impiego di persone con disabilità aiutate dalle proprie famiglie _, Il Parco del Mulino a Livorno (targato Associazione italiana persone Down sezione livornese) e il b&b 8 Stelle a Foggia, gestito da altrettanti ragazzi con trisomia 21. Oppure “La casa di Toti”, una struttura ricettiva a Modica, in Sicilia, in cui lavoreranno anche alcuni ragazzi autistici appena la vecchia dimora settecentesca in cui dovrà sorgere l’hotel sarà pronta. A dimostrazione che vitalità imprenditoriale, professionalità, spontaneità ed entusiasmo fanno rima con un turismo a vocazione sempre più sociale e solidale.