Mercato dell’auto 2022, bene solo le ibride

Lo scenario dipinto dall’Automotive Dealer Report presentato recentemente a Torino nel corso di un evento, organizzato da Italia Bilanci, che ha riunito cento concessionarie, è quello di un mercato dell’auto ancora ingessato, vittima delle incertezze economiche (il 62% degli intervistati mette al primo posto l’aumento dei prezzi), ma chi è propenso all’acquisto ha l’automobile nuova in cima alle preferenze.
Si vendono la metà delle auto rispetto a 15 anni fa e sempre meno ai privati
I numeri dicono che nel 2022 le auto immatricolate sono state 1 milione 316mila, circa la metà dei volumi registrati nel 2007, “in linea con il minimo toccato nel 2013 di 1 milione 304mila immatricolazioni”, ha spiegato Fausto Antinucci, amministratore delegato di Italia Bilanci, che ha poi sottolineato un aspetto rilevante: “A cambiare maggiormente è la componente della vendita ai privati: se nel 2007 rappresentava il 72% del mercato e nel 2013 il 64%, nel 2022 scende al 59% ed è il punto più basso degli ultimi 16 anni”. Sicuramente sono cambiate negli anni anche le modalità di acquisto dell’auto, con una crescita delle formule di noleggio a lungo termine, ma è indubbio che la flessione delle vendite al singolo cliente sia significativa.
Le più vendute sono le ibride, calano anche le auto a benzina
Il report mostra inoltre come l’elettrico in Italia stenti ancora a decollare: nel 2022 sono scese al al 3,7%, rispetto al 4,6% fatto registrare l’anno precedente, con volumi ancora marginali (nemmeno 50.000 vetture) determinati soprattutto da prezzi eccessivi e punti di rifornimento percepiti come insufficienti che frenano le immatricolazioni. Crescono invece le ibride, che salgono al 34% del mercato nel 2022, (+ 5% rispetto al 2021) e ne fanno le spese soprattutto le vetture a benzina, ormai in calo costante, anno dopo anno: se si prendono in esame gli ultimi tre anni, la quota di mercato è scesa di ben il 10%, dal 37,5% del 2020 all’attuale 27,5%. Sostanzialmente stabili le alimentazioni a gas e a metano che si attestano nel 2022 al 9,7% del mercato.
ll 30% degli italiani vorrebbe cambiare auto
La propensione a spendere rilevata a gennaio 2023 è bassa: 7 italiani su 10 preferiscono attendere ma se si spostando le intenzioni all’acquisto a tre mesi, l’auto balza in testa: il 30% degli intervistati infatti vorrebbe comprare un’auto nuova: il 35% vorrebbe un’ibrida, mentre il 22% non saprebbe scegliere. Solo un 10% sceglierebbe invece un’auto elettrica, sia per i costi troppo elevati, da quello d’acquisto a quello dell’energia elettrica, che per una diffidenza diffusa riguardo all’autonomia e alla facilità di ricarica.
Per i concessionari migliorano i fatturati
Spostando il punto di vista a quello dei concessionari, i dati del report indicano che a fronte del calo dei volumi di vendite, il fatturato medio è cresciuto del 3% e la redditività è arrivata quasi al 2%, con i ricavi addirittura al livello più alto dal 2005 a oggi. Merito soprattutto, secondo Antinucci, dell’aumento del prezzo medio sia delle vetture nuove che di quelle usate, oltre alla riduzione del numero degli operatori nella distribuzione auto, che in 16 anni si sono ridotti di oltre la metà.
Fonte: CorriereMotori