Jackfruit, il super alimento del futuro

Il jackfruit, chiamato anche giaco, è un grosso frutto tropicale originario della regione dell’Himalaya e molto diffuso nel Sud Est asiatico, in India e in Bangladesh. E’ il più grande frutto che cresca su un albero, può raggiungere anche il metro di lunghezza e pesare fino a cinquanta chili. I frutti hanno una buccia protettiva bitorzoluta, all’interno della quale c’è la polpa gialla suddivisa in frutti che ricoprono un seme. Il gusto è dolce e ricorda l’ananas e il mango. Nei paesi d’origine il frutto si mangia crudo o cotto e i semi, una volta cotti, assumono un vago sapore di castagne.
Ma che cos’ha di particolare il jackfruit? Innanzitutto è un frutto a basso costo e i nutrizionisti lo considerano un “superalimento”. Infatti la polpa è ricca di carboidrati, calorie e fibre ed è poverissima di grassi. Inoltre ha proprietà antiossidanti in quanto vi si trova in grande percentuale la vitamina C, ma anche la vitamina B6 e B1. Il frutto è ricco di minerali e in particolar modo di potassio, magnesio, ferro e calcio. I suoi semi, che vengono bolliti, sono ricchissimi di proteine e costituiscono un valido sostituto della carne.
A giudicare dalle ricerche in internet, pare che il jackfruit stia diventando una tendenza alimentare in grande espansione. In futuro potrebbe essere un alimento capace di sfamare milioni di persone. Le sue caratteristiche organiche non sembrano avere controindicazioni, al contrario sono alla base di una dieta sana e nutriente. Il frutto si consuma crudo, bollito, fritto, frullato e si può anche essiccare e inscatolare. Insomma, una vera e propria manna.
L’unica dato negativo è che l’albero di jackfruit cresce a temperature tropicali (Sud Est asiatico, America del Sud, Africa e Florida) e la sua coltura nel bacino mediterraneo non sarebbe possibile. E laddove lo fosse, grazie a un particolare microclima, la sua produzione sarebbe irrilevante.