Falsa invalida, carabinieri arrestano un medico

Una donna di 44 anni, S.S., di Ortucchio (L’Aquila), colpita due anni fa da un ictus cerebrale, aveva simulato il peggioramento delle sue condizioni di salute al fine di ottenere due assegni mensili, per invalidità civile e di accompagnamento, per un totale di quasi 800 euro. La donna, che si faceva vedere in sedia a rotelle, ostentava anche una emiparesi all’arto superiore e la completa inibizione al linguaggio. I carabinieri hanno invece scoperto che la falsa invalida parlava perfettamente, guidava e svolgeva tranquillamente le attività di vita quotidiana. I militari hanno però voluto approfondire la questione, e così hanno scoperto che la truffatrice agiva d’accordo con il proprio medico, R.F., cinquantasettenne di Pescina (L’Aquila), cosciente della realtà del quadro clinico della donna. I due si presentavano così alla commissione medica dell’Asl e dell’Inps e iniziavano la messa in scena. I carabinieri che li hanno seguiti, hanno potuto accertare che la donna scendeva dalla carrozzina e salutava a voce il medico porgendogli al mano. Ulteriori indagini hanno evidenziato che il medico distribuiva consigli su come ingannare la commissione Inps anche ad altri soggetti.
Il gip del Tribunale di Avezzano ha definito il comportamento dei due “umanamente offensivo per chi realmente soffre di gravi patologie e vede, spesso, negata e disattesa l’aspettativa ad una pubblica assistenza”.  Il medico è quindi stato posto agli arresti domiciliari mentre la donna verrà raggiunta dallo stesso provvedimento appena rientrerà in Italia da un viaggio all’estero. Per entrambi l’accusa è di truffa in concorso ai danni dello Stato.
Spesso non si sa quale sia l’epilogo di certe storie dopo il processo; troppo spesso certi medici tornano a esercitare in brevissimo tempo, magari condannati alla sola pena pecuniaria. Per come la vediamo noi, considerato il tipo di reato, andrebbero interdetti a vita dalla professione medica.