Disabili, al via il progetto “Home care premium”

Il piano è stato presentato dal presidente Inps, Tito Boeri, spiegando che al momento è limitato ai dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione.
Pensionati e dipendenti pubblici con un familiare disabile potranno accedere al programma “Home care premium” che erogherà un contributo mensile fino a 1.000 euro per l’assistenza familiare (il/la badante). Il progetto partirà il 1 luglio 2017 e si concluderà alla fine del 2018 con l’obiettivo di coinvolgere circa 30.000 persone. L’aiuto, ha spiegato Boeri, è legato sia al grado di disabilità sia alla propria situazione economica. Il tetto massimo si ha in caso di disabilità gravissima (quella che prevede il diritto all’indennità di accompagnamento) e l’Isee socio sanitario fino a 8.000 euro.  “Il problema della non autosufficienza _ ha detto Boeri _ è serio già oggi ma diventerà macroscopico in futuro. Abbiamo tre milioni di persone afflitte da limiti funzionali seri, 2,5 milioni delle quali anziane. Gli over 85 passeranno da 1,7 milioni a 6 milioni nel 2060 e diminuiranno le persone che si potranno prendere cura. La spesa per il ‘long term care’ passerà dal 2% al 3% del Pil. La cura non può pesare solo sulle persone interne alla famiglia, ci vuole la presa in carico dall’assistenza pubblica”.
Al momento il programma riguarda il personale della pubblica amministrazione ma in futuro potrà essere esteso ad altre categorie, naturalmente attraverso la contribuzione. Per quest’anno è previsto uno stanziamento di 220 milioni di euro (per l’esaurimento del vecchio piano e la partenza del nuovo) mentre per l’anno prossimo i fondi previsti arriveranno a 300 milioni. La valutazione sullo stato di bisogno sarà fatta guardando alle normali attività di vita quotidiana (igiene, alimentazione ecc), alla mobilità domiciliare e a quella extra-domiciliare.  La platea dei beneficiari si allarga e si punta all’accessibilità su tutto il territorio con una graduatoria nazionale e la priorità data ai disabili gravissimi (tra questi la priorità va all’Isee più basso). La domanda per il servizio potrà essere fatta da subito mentre la graduatoria sarà pubblicata il 20 aprile. Le domande vanno presentate dalle 12 del 1 marzo alle 12 del 30 marzo: la graduatoria verrà pubblicata entro il 20 aprile. L’erogazione dei servizi partirà il primo luglio.
Per determinare l’indennità dovuta si terrà conto del grado di disabilità e del reddito, determinato sulla base dei valori dell’Isee. La cifra massima erogabile può arrivare, per un disabile gravissimo con un reddito inferiore agli 8.000.000 euro annui, a 1.050 euro al mese. Molta attenzione viene posta ai servizi integrativi, anche per favorire i rapporti con gli enti locali e per spingerli a erogare servizi di sollievo e di supporto a domicilio, che non necessariamente sono rivolti agli anziani: si ipotizzano anche servizi di logopedia per i bambini con difficoltà di apprendimento.