Covid. Indice contagi in forte aumento

Nuovo salto in avanti dell’incidenza settimanale che tocca i 763 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 504 della precedente rilevazione. Schizza anche l’indice Rt a 1,30 rispetto allo 1,07 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono in aumento le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 2,6% rispetto all’2,2% di sette giorni fa. Salgono anche i pazienti in Area non critica che si attestano al 10,3% rispetto al 7,9% della scorsa settimana. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.
“Nonostante il periodo estivo _ si legge nel report _ in cui molte attività vengono svolte all’aperto, si conferma una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva”.
“In questa fase _ prosegue _ si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento”.
“L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia”, conclude.
Le mascherine sono e restano fondamentali, abbiamo un obbligo più limitato e una raccomandazione che facciamo con forza, dopo due anni di pandemia chiediamo alle persone di avere ancora un atteggiamento di prudenza e cautela. Puntiamo sulla responsabilità individuale”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di un evento della Cgil, a Roma.
“In autunno _ ha annunciato _ costruiremo una campagna di vaccinazione più larga, per fasce generazionali più ampie, ma quella la costruiremo. Dobbiamo insistere sulla campagna di vaccinazione, per un secondo richiamo subito alle persone fragili chi ha più di 80 anni, chi vive nelle Rsa, chi ha particolari fragilità. Il secondo richiamo funziona. Questo si può fare subito”.
Fonte: QS