Coronavirus, sintomi e prevenzione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è riunita a Ginevra, nei giorni scorsi, per dare disposizioni in merito al modo in cui affrontare l’emergenza che, dal livello lieve, è passata in pochi giorni a quello grave.
Ammontano a ottanta le morti accertate a causa del coronavirus, mentre i casi notificati, ad oggi, sarebbero circa 3.000 in costante aumento. Le autorità cinesi hanno isolato decine di città in cui vivono 56 milioni di persone. Ma, nonostante i numeri impressionanti del contagio, “questa patologia non è gravissima, si può confondere con un’influenza pesante ed è quindi necessaria una task force per i casi gravi” ha spiegato alla RSI Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano. “C’è da preoccuparsi nel senso che dobbiamo organizzare una sorveglianza a livello globale, come già si sta facendo, rispetto a un focolaio, per ora limitato” ha proseguito l’esperto. “Dobbiamo preoccuparci di un contagio non controllabile e sicuramente di un aumento del numero di casi, quindi di un peso per la sanità pubblica di tutte queste infezioni respiratorie acute che, ogni anno, causano dolore, ricoveri ospedalieri e, in soggetti più fragili, anche il decesso”.
I sintomi principali del coronavirus sono: febbre, tosse, difficoltà respiratorie e malessere generale. I casi più gravi possono degenerare in polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (Sars), insufficienza renale, morte.
Non esiste ancora il vaccino né un trattamento specifico per la cura del coronavirus. Vanno curati i sintomi. Il Coronavirus è simile alla Sars, e si trasmette da persona a persona, con contatto diretto con i pazienti infetti.
Il virus cinese che si sta diffondendo è “parente di quello della Sars _ ha spiegato Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità _, dovrebbe avere l’80-90% del patrimonio genetico identico. Dobbiamo evitare che arrivi da noi”.
Il virus si trova comunemente nel mondo animale e passa all’uomo con “un contatto diretto. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un’altra persona. Insomma ci vuole un contatto molto stretto” ha proseguito Rezza.
Ma come prevenire il coronavirus? Per evitare di entrare in contatto con il virus e di essere contagiati è opportuno seguire alcune regole basilari come lavarsi spesso le mani, starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta, gettare i fazzoletti usati in cestini, usare la mascherina in caso di influenza, evitare frutta e verdura non lavate, evitare carne cruda o poco cotta, evitare bevande non imbottigliate, evitare di andare nei mercati di prodotto alimentari freschi. Infine evitare il contatto con persone che hanno sintomi sospetti.