Vaccinazioni, terza dose e situazione attuale

Terza dose vaccino Covid, “i dati che vengono fuori da Israele e da altri Paesi che hanno iniziato a fare la terza dose agli over 60 sono buoni. E’ una dose booster che potenzia la risposta anticorpale ma occorre andare per gradi: gli over 80 e i fragili devono avere la priorità più alta, dopo gli altri piano piano entro l’anno. Chi è sotto i 65 anni avrà dose di richiamo annuale ma ci penseremo nel 2022, per quest’anno concentriamoci su chi è fragile e i super anziani. E’ comunque una buona strategia e i dati scientifici non lasciano dubbi sull’efficacia di una dose addizionale nel rafforzare l’immunità”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta la circolare del ministero della Salute che prevede una dose “booster” di vaccino per i fragili di ogni età e per tutti gli over 60 sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione.
La raccomandazione è sempre quella di vaccinarsi, anche per chi non si è sottoposto alla prima dose. Se la situazione dei contagi, a tutt’oggi, è da definirsi stabile e al minimo è per merito di chi si è vaccinato e per l’osservanza delle norme di igiene. Tuttavia la pandemia non è per nulla scomparsa, non bisogna mollare la presa, soprattutto con l’imminente arrivo della stagione fredda.
Tasso ricovero 8 volte più alto per over 80 non vaccinati
Dall’aggiornamento del report “Epidemia Covid-19” dell’Istituto superiore di sanità (Iss) emerge che “per gli over 80 tasso di ricovero in ultimi 30 giorni 8 volte più alto per non i vaccinati contro i vaccinati completi (222,5 contro 26,8 ricoveri su 100.000 abitanti), quello di decesso 13 volte più alto (129,5 contro 9,8)”.
In Russia record di morti
Dall’estero cattive notizie, infatti in Russia nel weekend scorso c’è stato il record di morti. Il bollettino parla di 968 morti. Il numero dei contagi ha sfiorato i 30 mila.
Le autorità russe attribuiscono gli alti numeri di morti e contagi alla reticenza della popolazione a vaccinarsi. Nel paese è disponibile solo il vaccino Sputnik di produzione russa, ma molti cittadini non si fidano del preparato. Sputnik è approvato in 70 paesi, ma non in Unione Europea e Stati Uniti.
Vi è inoltre sfiducia sui dati ufficiali, molto inferiori a quelli statistici. Come ricorda il portale zona.media, critico verso il Cremlino, l’agenzia statistica riporta 49.389 morti per covid-19 in agosto, ma il dato del bollettino ufficiale è di 24.661 decessi.