Si chiama No-barriere l’app che segnala ai comuni la presenza di barriere architettoniche che rendono inaccessibili i servizi ai disabili. Nello specifico, questa applicazione che è disponibile del tutto gratuitamente sia per Android che per iOS dà modo di segnalare sia ai comuni che all’associazione Coscioni, che ne è l’ideatrice, queste barriere architettoniche attraverso delle coordinate geo-spaziali indicate su una mappa. L’obiettivo è di incentivare le amministrazioni locali a mettere in atto un piano di investimenti per rimuovere le barriere sulla base delle segnalazioni che arriveranno.
Marciapiedi inaccessibili, alti e privi di scivolo, buche e sampietrini sconnessi, tombini. Per chi è a bordo di una carrozzina muoversi in città è spesso un percorso a ostacoli. Grazie all’app “No-Barriere” i disabili in carrozzina potranno segnalare in tempo reale attraverso il proprio telefonino le barriere architettoniche che incontrano sul loro percorso.
Dopo aver scaricato e installato l’app sul proprio dispositivo, una volta aperta l’applicazione si descrive in breve la barriera che ostacola il percorso, s’inserisce la foto che può essere scattata in tempo reale con lo smartphone, s’invia la mail al Comune di residenza che dovrà provvedere a rimuoverla. Se non lo farà entro trenta giorni dalla segnalazione, l’Associazione Luca Coscioni fornirà un supporto anche legale perché siano rispettate le norme in vigore che garantiscono a chi ha una disabilità il diritto alla mobilità e a non essere discriminato.
I Peba, Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, sono previsti dal 1992. «La maggior parte dei Comuni non li ancora adottati e risulta inaccessibile a chi ha una disabilità, sia motoria che sensoriale – denuncia Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – . Certo, la rimozione delle barriere ha un costo, ma può essere recuperato nel medio termine consentendo la libera circolazione di migliaia di persone con disabilità cui ancora oggi viene negato il diritto a muoversi autonomamente per andare a scuola, al lavoro, in uffici pubblici».
L’Associazione Luca Coscioni si impegnerà inoltre a fornire assistenza legale in tutti i casi in cui, nonostante le segnalazioni, non vengano adottati i giusti provvedimenti da parte di chi ne ha la competenza.
Sarebbe auspicabile che non fossero solo i disabili ad utilizzare questa app, l’ideale sarebbe che tutti i cittadini si impegnassero a comunicare al proprio Comune di residenza i problemi da risolvere.