Tumori. Vimm: “Farmaco sperimentale ne blocca la crescita”

Un passo importante per la lotta contro i tumori viene dalla scoperta dell’ Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) e dell’Università di Padova. Un nuovo composto sperimentale blocca la crescita tumorale. I risultati ottenuti dimostrano, in particolare, che l’angiogenesi, il processo di formazione di nuovi vasi sanguigni essenziale alla riparazione e rigenerazione dei tessuti, ma anche alla crescita dei tumori e lo sviluppo delle metastasi, dipende dalla proteina Opa1 presente nei mitocondri.
Usando un innovativo farmaco anti-Opa1 i ricercatori sono riusciti a bloccare la crescita tumorale. Esistono diversi farmaci in uso clinico che bloccano il processo di angiogenesi e tolgono nutrienti al tumore impedendogli di crescere, ma spesso questi farmaci non riescono ad impedire la progressione della malattia. Nonostante una comprovata efficacia di alcuni farmaci non riescono a bloccare l’espansione del tumore. «Abbiamo scoperto _ spiega Luca Scorrano, direttore Scientifico del Vimm _ che i mitocondri cambiano rapidamente la propria forma quando l’angiogenesi si attiva, un’indicazione della loro partecipazione al processo di formazione di nuovi vasi sanguigni. Un’analisi bioinformatica ci ha indicato che la proteina mitocondriale Opa1 poteva essere implicata in questi repentini cambiamenti di forma durante l’angiogenesi. La ricercatrice belga Stéphanie Herkenne ha verificato che effettivamente l’attivazione di Opa1 è essenziale per l’angiogenesi:se Opa1 non viene attivata, l’angiogenesi non può procedere. L’inattivazione genetica del gene Opa1 nelle cellule dei vasi sanguigni blocca in esperimenti di laboratorio la crescita e le metastasi di tumori, due processi che dipendono appunto dall’angiogenesi.Usando un composto sperimentale che blocca Opa1, i ricercatori hanno notato una riduzione tra il 70-80% della crescita dei tumori sperimentali.