1) Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo torna l’ora legale: spostamento delle lancette alle due del mattino di domenica, direttamente sulle 3: è il weekend in cui si dorme un’ora di meno.
2) L’ora legale durerà per i prossimi sette mesi. Si tornerà a quella solare nella notte fra 28 e 29 ottobre 2017.
3) Un’ora di sonno in meno, ma un’ora di luce in più la sera: le luci verranno accese più tardi. Terna _ la società che gestisce la rete elettrica nazionale _ stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.
4) Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta si discostano Giappone e Russia che seguono sempre e comunque l’ora solare. Disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia. Negli Stati Uniti il DST, Daylight Saving Time (risparmio di luce diurno), è entrato in vigore dal 12 marzo.
5) Il consiglio è quello di modificare l’orario su tutti gli orologi di casa e in auto, già nella serata di sabato. Nell’era digitale quasi tutti i dispositivi, in particolare telefonini e tablet, si aggiornano automaticamente.
6) E’ scientificamente provato che ogni volta che si passa dall’ora solare a quella legale e viceversa, milioni di italiani, circa il 3%, soffrono per circa 4-5 giorni successivi. Molti genitori con malumore e irritabilità di circa 230 mila bambini italiani sotto i 10 anni. Per tutti rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno.
7) Per tornare alla normalità, ci vuole un adeguamento lento. “Il bimbo deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario _ avvertono gli esperti _ altrimenti faticherà ad addormentarsi e si sveglierà sempre un’ora prima rispetto al resto della famiglia”. Così, se un bambino è abituato ad andare a letto alle 21, “è sbagliatissimo conservare l’abitudine con l’ora legale”: per il suo fisico sono solo le 20, ci sarà troppa luce e mancheranno le condizioni che solitamente associa al sonno. Domenica lo manderemo a dormire alle 22 (le vecchie 21). Ma a partire dal giorno dopo e per 3 sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti. Così mercoledì tornerà a riaddormentarsi alle 21 “come se nulla fosse accaduto”.
8) “L’alimentazione è in stretto rapporto con il sonno”, sottolinea Coldiretti. A cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina
9) Esistono invece cibi che aiutano a rilassarsi perché contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina. Sono pasta, riso, orzo, pane. Ok nella dieta serale per la Coldiretti anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi, frutta dolce di stagione. Tra le verdure al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, contenenti proprietà sedative che conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli.
10) Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo.