Sanità, al Nord si guarisce di più

Italia spaccata a metà. Si conferma in sanità il divario Nord-Sud, “con ricadute anche gravi sulla salute degli italiani lungo lo Stivale, come dimostra anche l’ampia disparità in Italia sulla capacità di prevenire e curare alcuni tipi di tumore. Criticità che si registrano soprattutto in alcune regioni del Centro Sud”. Lo sottolinea il Rapporto Osservasalute (2017), giunto alla XV edizione. Pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, che ha sede all’Università Cattolica di Roma, è stato presentato oggi nella capitale.
“Il decennio appena trascorso _ si legge _ ha confermato una situazione da tempo nota e tollerata: il profondo divario fra Nord e Meridione sia nelle dimensioni della performance analizzate, sia nella qualità della spesa pubblica e, nello specifico, di quella sanitaria”. In particolare, “è la sopravvivenza per tumori che mostra una certa variabilità geografica. Nelle aree del Centro-Nord è largamente omogenea per tutti i tipi esaminati, indicando una sostanziale equivalenza non solo dei trattamenti, ma anche delle strategie di diagnosi (introduzione dei programmi di screening). Al Sud e Isole, invece, risulta generalmente inferiore della media del Centro-Nord”.
Per le neoplasia con programmi di screening organizzato, “gli effetti dell’introduzione di misure efficaci di prevenzione secondaria sono visibili nelle aree del Paese dove si è iniziato prima e la copertura è ottimale. Ad esempio _ rilevano gli esperti _ nella provincia autonoma di Trento lo screening preventivo per il tumore del colon retto raggiunge una copertura del 72% della popolazione, mentre nella regione Puglia si arriva appena al 13%”.
E a Napoli si vive 7 anni in meno di Stoccolma
“Nell’area metropolitana di Napoli non solo si vive 4 anni in meno rispetto al Nord, ma quasi 7 anni in meno rispetto all’area più avanzata d’Europa, la Svezia. E’ come vivere in due emisferi differenti. E si pensi che se una donna, al Sud, vive in media 84 anni, gli ultimi 16 anni li trascorre in sofferenza, mentre in Svezia questo numero è solo di 5 anni. Quindi è vero, gli svedesi vivono in media un anno in meno rispetto agli italiani, ma in condizioni migliori”. A tracciare il quadro Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane.