Pronto soccorso, priorità affidate alla numerazione

Nei pronto soccorso, a partire da gennaio 2019, la classificazione dei pazienti non avverrà più tramite colori, ma attraverso la numerazione.
Il Lazio sarà la prima Regione a recepire le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni, portando avanti un progetto, fortemente voluto da operatori e professionisti, per studiare e sperimentare un nuovo triage ospedaliero. Dopo una prima fase di sperimentazione, a gennaio il nuovo sistema entrerà in funzione.
La novità principale sta nel fatto che i quattro codici di accettazione, caratterizzati dai colori rosso, giallo, verde e bianco a seconda della gravità della situazione, saranno sostituiti dai numeri dall’1 al 5, dall’emergenza alla non urgenza. Non si tratta solo di un cambiamento formale, perché la presenza dei numeri permette una classificazione in base a più sfumature. Una svolta che riguarda soprattutto i codici verdi, visto che questo colore comprende svariati casi, senza una distinzione più precisa. Il rischio è che, a volte, le urgenze possano passare inosservate. Ci sarà una diversificazione dei livelli di precedenza, possibile grazie a una valutazione più profonda da parte degli infermieri al triage. Il Corriere della Sera riporta l’esempio in cui un paziente si presenti al pronto soccorso con dolori addominali: avrà un diverso grado di priorità a seconda che si tratti di perforazione addominale o colite.
L’obiettivo del nuovo modello è accorciare le attese e restringere il margine di errori in casi in cui al paziente sia assegnato un colore riservato a numerose ptologie diverse, con diversa priorità. Il colore verde, in particolare, identifica numerosi csi non urgenti, ma che possono sviluppare problemi seri. La specificità del numero, che individua con più precisione la gravità del problema, permette di agire più rapidamente.
Tonino Aceti, coordinatore del movimento Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, promuove il rinnovamento del sistema ospedaliero perché “ha il pregio di fotografare in modo più accurato lo stato del paziente”. Tuttavia, mette in guardia dalla tentazione di far pagare il ticket, riservato oggi ai soli codici bianchi, anche alle prestazioni 3 e 4.
Per far si che il nuovo sistema funzioni, ci sarà bisogno di “molta informazione sul passaggio ai codici numerici. Le novità vanno comunicate”.