Progetto per la formazione al lavoro di persone Down

Formare e avviare al mondo del lavoro più di un centinaio di giovani e adulti con sindrome di Down, grazie al progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. E’ la nuova sfida dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), da anni impegnata a promuovere iniziative e progetti mirati a far crescere le opportunità di lavoro per le persone affette dalla sindrome. Ad oggi, nel nostro Paese, anche a causa dei pregiudizi che ancora esistono nei confronti di chi ha una disabilità intellettiva, sono ancora troppo poche le persone con sindrome di Down che riescono a lavorare pur avendo le capacità per farlo. Secondo un’indagine condotta l’anno scorso da AIPD, su 1.374 soci maggiorenni dell’associazione, solo 168 (il 12 per cento circa) lavorano con un regolare contratto: venti lo hanno a tempo determinato e 148 a tempo indeterminato (78 in più rispetto alla precedente indagine del 2013).
Tre percorsi in base a età ed esigenze
L’iniziativa “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, che parte in questi giorni e si svilupperà nei prossimi 18 mesi, coinvolge 104 persone con sindrome di Down e loro familiari, in 27 città in cui sono presenti sezioni AIPD. Si tratta del progetto più ampio, per numero di beneficiari e coinvolgimento a livello nazionale, finora realizzato dall’associazione. Sono tre i percorsi di formazione e avviamento al lavoro, individuati in base alle diverse età ed esigenze dei partecipanti. Il primo, denominato “Verso il lavoro”, è rivolto a 54 giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 22 anni e riguarda l’educazione all’autonomia, attraverso incontri locali, weekend e vacanze. Un altro percorso, “Imparare a lavorare”, coinvolge 32 giovani adulti, tra i 23 e i 35 anni, che avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento. Il terzo percorso, che s’intitola “Imparare un lavoro”, è rivolto a 18 adulti, tra i 23 e i 40 anni, già protagonisti di azioni di orientamento nell’ambito di precedenti iniziative e “pronti” in termini di capacità e consapevolezza: saranno inseriti nel mercato del lavoro attraverso tirocini finalizzati all’assunzione. La formazione riguarderà anche gli operatori e le famiglie.
Strumento per integrarsi nella società
“La novità del progetto _ spiega il presidente di AIPD, Paolo Virgilio Grillo _ consiste nel cominciare a preparare i più giovani, non ancora in età lavorativa, all’inserimento nel mondo del lavoro in modo che capiscano come funziona, scoprano le proprie potenzialità di futuri lavoratori e quali mansioni potrebbero svolgere”. L’integrazione delle persone con sindrome di Down nella società passa anche attraverso il lavoro, che non è un modo per “occupare il tempo”. Coloro che hanno un’occupazione, infatti, di solito svolgono le proprie mansioni con impegno e precisione. “Il nostro intento _ sottolinea Grillo _ è far capire alle aziende, pubbliche e private, che un lavoratore Down è un valore aggiunto per la produttività aziendale. In nove casi su dieci la sua presenza fa migliorare anche l’ambiente di lavoro”. L’Osservatorio sul mondo del lavoro promosso da AIPD, oltre a fornire un sostegno concreto alle persone per realizzare esperienze di inserimento lavorativo, si occupa anche di offrire consulenza alle aziende e facilitare l’incontro tra domanda e offerta. Per informazioni: 06.3723909 o aipd@aipd.it.