Pfizer: “A primavera nuovo vaccino contro variante Omicron”

Pfizer annuncia che in caso di necessità sarà in grado di fornire in primavera un vaccino adattato alla variante Omicron del Covid. Lo dice in un’intervista al giornale “Blick” Sabine Bruckner, responsabile di Pfizer in Svizzera.
Non sappiamo ancora se questo vaccino sarà necessario”, osserva Bruckner. Pfizer sta quindi lavorando su due fronti contemporaneamente, spiega la responsabile. Da una parte sta studiando fino a che punto l’attuale siero sia efficace contro le nuove varianti, dall’altra sta sviluppando le modifiche nel caso in cui fosse necessario adattarlo.
Sull’aggiornamento dei vaccini si sono espressi in queste settimane diversi scienziati, anche in Italia. “Il vaccino è un grande strumento di protezione. Non ci trasforma in Superman ma, insieme alle terapie, soprattutto domiciliari, serve assolutamente per uscire dalla pandemia”, ha scritto ieri il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, in un post su Facebook. “Non consentire a tutto il mondo di vaccinarsi, superando la logica del brevetto e del profitto fuori controllo, non aggiornare ancora, ad oggi, i vaccini alle varianti, si sono dimostrate scelte tragiche e sciagurate _ aggiunge . E molti governi ne portano la responsabilità”. A parlare di booster aggiornati anche il professor Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano: “Questo virus ci ha dimostrato, nell’arco di un anno solare, di aver tirato fuori tre varianti una più diffusiva dell’altra. Ciò deve far pensare anche per il futuro, e la prima mossa da compiere è ‘correggere’ gli attuali vaccini anti-Covid, adattandoli a Omicron destinata in breve a dominare. Perché se i prodotti a vettore virale sono più o meno usciti di scena come vaccini strategici, per rimanere tali quelli a mRna hanno bisogno di aggiornamento”.

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI – “Non sono le feste che ci immaginavamo e abbiamo ancora davanti un periodo difficile. Ma, nonostante una crescita dei contagi che sembra una valanga, dobbiamo avere fiducia: i dati che raccogliamo ogni giorno indicano che la variante Omicron, benché molto trasmissibile, è meno aggressiva e molto di rado ha conseguenze serie sui vaccinati. La controprova l’abbiamo dagli ospedali che non sono sotto pressione nemmeno nella Londra con un milione di contagiati. La speranza è che come dice qualcuno _ il virus si stia raffreddorizzando”. Lo afferma il virologo italiano Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Chi non si vaccina
sulla base della sua idea di libertà individuale fa pagare un prezzo alto agli altri e rischia moltissimo lui stesso. No-vax l′80 per cento di ricoverati: riflettano su questo i milioni di italiani che ancora rifiutano il vaccino. Va sempre fatta pressione sui non vaccinati: giusta l’estensione del green pass. Sui lockdown sarei più prudente. E qui vado al di là dei no-vax. Vorrei che, come Paese, uscissimo da una logica emergenziale troppo rigida che paralizza, esaspera e può portare a reazioni di insofferenza controproducenti. Ad esempio ridurrei gli obblighi di test per gli immunizzati. Rischiano di essere un disincentivo alla vaccinazione”.
Silvestri prosegue: ″È venuto il momento di essere più elastici con le quarantene: rischiamo di bloccare tutto. Se guarisci e hai due rapid test negativi torni al lavoro: abbiamo troppi medici e paramedici giovani, asintomatici, bloccati a casa. Non possono curare altri malati _ cardiovascolari, di cancro o altro _ che hanno bisogno di loro”.