La paura per la variante Omicron sta facendo accelerare i tempi per “l’aggiornamento” dei vaccini ad Rna, in particolare quello dell’azienda Moderna che ha annunciato di poterlo produrre in larga scala “entro l’inizio del prossimo anno”.
Quando sarà disponibile il nuovo vaccino
L’annuncio è stato fatto al The Guardian dal capo dei ricercatori dell’azienda americana, Paul Barton, che è parso fiducioso sulla strategia da adottare contro il Covid. Il problema, comunque, rimarrà la distribuzione: anche se Moderna riuscisse a rispettare i tempi dichiarati, potrebbero passare alcuni mesi prima che arrivi in Italia e negli altri Paesi, motivo per il quale bisogna sì essere contenti ma non credere di avere il nuovo siero a gennaio. Moderna è un’azienda molto più piccola rispetto ad un colosso come Pfizer, l’altro produttore del vaccino ad Rna messaggero, come è dimostrato dai numeri di somministrazione delle dosi notevolmente inferiori rispetto all’altra azienda americana.
In ogni caso, per avere un’idea più precisa su questa nuova variante, Burton ha sottolineato che serviranno altre “due settimane”. Nel frattempo, l’amministratore delegato Stéphane Bancel, ha annunciato alcune novità sulla somministrazione del vaccino anti-Covid: il richiamo con una dose più alta (100 mg) in attesa del vaccino ad hoc contro la nuova variante, “due candidati booster multivalenti che anticipano mutazioni come quelle emerse nella nuova variante e un candidato specifico (mRna-1273.529)”.
Intervistato nei giorni scorsi, il Ceo di Moderna prevede un “calo sostanziale” dell’efficacia degli attuali vaccini contro la variante Omicron del Covid. “Penso che in nessun modo l’efficacia possa essere la stessa che abbiamo avuto con la Delta”, ha detto Bancel in un’intervista al sito del Financial Times. Bancel non è in grado di quantificare adesso l’entità di questo “calo sostanziale”, perché aspetta i dati specifici. “Ma tutti gli scienziati con cui ho parlato dicono che non sarà buono” conclude.