Miopia, prevenirla col laser

Miopia, dal greco myo chiudere, descrive efficacemente l’atteggiamento tipico di chi non vede bene da lontano di strizzare gli occhi al fine di mettere meglio a fuoco le cose e gli oggetti più distanti. Tra i cosiddetti vizi di rifrazione, oltre all’ipermetropia (difetto visivo per cui le immagini si formano oltre la retina) e all’astigmatismo(ridotta nitidezza visiva), la miopia è il più comune e quello per il quale si registra un costante aumento, tanto che si stima che nel 2020 interesserà circa un terzo degli abitanti della Terra e, per il 2050, si pensa che potrà interessare la metà della popolazione mondiale.
“Alla base della miopia c’è un difetto del meccanismo fisiologico della rifrazione della luce _ spiega il dottor Filippo Amore, Direttore del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva presso il Policlinico Gemelli di Roma _. In condizioni ottimali i raggi luminosi vengono messi a fuoco sulla retina dopo aver attraversato gli altri mezzi diottrici dell’occhio (cornea e cristallino); in caso di miopia, invece, convergono anteriormente al piano retinico, dove si forma un’immagine sfocata. Chiaramente tanto maggiore è il difetto rifrattivo, tanto più sfocato risulta quello che si sta guardando da lontano”.
La miopia si classifica come lieve (fino a 3 diottrie), media (da 3 a 6 diottrie) ed elevata (oltre le 6 diottre). La diottria non è altro che l’unità di misura del difetto di vista e identifica il potere della lente capace di correggere il difetto.
La miopia è un problema che generalmente compare in età scolare, può peggiorare in adolescenza, per poi stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni; di solito il disturbo compare a causa di un bulbo oculare più lungo del normale ed ecco perché tradizionalmente si pensava che alla sua insorgenza non ci fosse alcun rimedio. Studi recenti hanno sottolineato come alcuni stili di vita possano diminuirne l’incidenza.
Uno studio inglese dell’Università di Cambridge, per esempio, ha accertato che per i bambini il rischio di sviluppare miopia si riduce del 2% per ogni ora in più trascorsa all’aperto ogni settimana. Trascorrere troppo tempo in un ambiente illuminato male mentre si guarda da vicino può favorire la miopia, a causa di un allungamento del bulbo oculare. In ogni caso la condizione riconosce anche una componente ereditaria, poiché se uno o entrambi i genitori sono miopi è maggiore per i figli la probabilità di sviluppare la medesima condizione.
“La causa esatta della miopia non è chiara ed è difficile generalizzare. Sicuramente ci sono dei fattori di rischio genetici e ambientali. Tra i fattori ambientali più importanti c’è l’attività protratta da vicino”, chiarisce il Prof. Filippo Cruciani, Consulente scientifico del Polo Nazionale.
La miopia si corregge con l’ausilio di occhiali e lenti a contatto; quanto più è elevata, tanto più l’uso di lenti forti rimpicciolisce le immagini, mentre alla periferia del campo visivo può determinare delle distorsioni. Tale inconveniente si risolve con l’utilizzo delle lenti a contatto, che però va attentamente valutato caso per caso dall’oculista.
“La miopia si può correggere anche col trattamento laser, poiché con tale tecnica si vanno a modificare la curvatura e lo spessore della cornea _ chiarisce ancora il dottor Amore _. Con tale approccio si migliora la messa a fuoco delle immagini sul piano retinico, con risultati molto soddisfacenti se il difetto è di entità lieve o media”.
Occorre però sottolineare che il trattamento laser, che può essere praticato solo quando il difetto si è stabilizzato, corregge esclusivamente il vizio di rifrazione, ma non modifica le caratteristiche anatomiche dell’occhio, in particolare della retina.
Ecco perché anche dopo il laser bisogna continuare a sottoporsi a regolari controlli oculistici, al fine di verificare l’eventuale presenza di lesioni retiniche legate alla miopia che, se non adeguatamente trattate, potrebbero portare al distacco della retina. Il trattamento laser, infine, non libera sempre dagli occhiali perché anche alla lunga potrebbe essere ancora necessario riutilizzarli in determinate circostanze. Negli adulti con miopie forti non è consigliabile l’intervento. In casi selezionati si può, invece, ricorrere alla chirurgia.