Manca il sangue negli ospedali di mezza Italia

E’ una vera e propria emergenza quella che si sta delineando in questi giorni a causa del virus influenzale che ha ridotto della metà i donatori di sangue. Molte trasfusioni sono a rischio, così come diversi interventi chirurgici dove c’è maggior bisogno di sangue, come nel caso dei trapianti. L’appello a donare si fa quindi sempre più forte, serve in prevalenza il sangue del gruppo 0 (positivo e negativo) e il plasma del gruppo A.
Il 50% dei donatori abituali non possono in questo periodo donare il proprio sangue a causa delle condizioni avverse del tempo e dell’incidenza influenzale. Normalmente succede che alcune regioni vengano in aiuto di altre, ma quest’anno da Nord a Sud tutti i centri di raccolta degli ospedali si trovano a fare i conti con la carenza di sangue. E’ vero che esiste una riserva  stragegica a cui attingere in caso di eventi eccezionali, ma la raccolta di sangue rimane la priorità assoluta. Le scorte che rimangono negli ospedali sono tali da garantire solamente la gestione delle urgenze. In molti ospedali si lamenta il rinvio di importanti interventi chirurgici che richiedono una massiccia dose di plasma. Il Centro nazionale sangue ha rivolto un invito a tutti i donatori «a contattare l’associazione di appartenenza o il servizio trasfusionale di riferimento per programmare una donazione». “Necessitano urgentemente 2.600 sacche negli ospedali _ ha detto Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale sangue _ e le Regioni che hanno maggiore necessità sono: Abruzzo, Toscana, Campania, Basilicata, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Puglia”.
Ma la raccolta deve avvenire in tutta Italia e non solo nelle regioni che avvertono una maggiore criticità. Anche l’Avis ha immediatamente avviato il piano denominato “raccolta straordinaria”. I soci dell’associazione sono stati convocati per delle donazioni straordinarie. Contemporaneamente si cercano nuovi adepti, sia uomini che donne, disposti a sottoporsi alla trasfusione solidale. Chiunque sia maggiorenne, non abbia più di 60 anni e sia in buona salute, può donare il sangue. Basta rivolgersi alla sede territoriale di appartenenza (ce ne sono tantissime) per l’iter necessario alla donazione.