Luca Coscioni, oggi avrebbe compiuto 50 anni

Si è fermato molto prima, a 39 anni. Dopo undici anni di sofferenze atroci, lo ha ucciso quella malattia che ha un nome brevissimo, SLA, e un’aggressività che non lascia speranza mai. Sulla pelle della sua malattia Luca ha voluto fare una battaglia con i radicali in favore dell’eutanasia e Maria Antonietta, la donna che non lo ha lasciato mai solo fino all’ultimo, l’ha fatta con lui. Erano due ragazzini Maria Antonietta e Luca quando si sono conosciuti, belli come due divi del cinema, con la freschezza di un amore che comincia. Luca avrebbe dovuto correre la maratona di New York quando una caduta stupida gli ha spalancato le porte dell’orrore.
Il giorno che a Luca è stata diagnostica la Sla, Maria Antonietta stava preparando le valigie per seguirlo negli Stati Uniti. Si conoscevano da appena un anno, ma lei non lo ha mai abbandonato, ha voluto sposarlo, e farsi la sua portavoce quando Luca ha deciso di non voler essere attaccato al respiratore e quindi di morire. Oggi, domenica 16 luglio, Maria Antonietta sarà in diretta alle ore 17 a Radio Radicale insieme con il direttore Alessio Falconio a ricordare quella battaglia di Luca che grazie ai radicali sta continuando ben oltre la vita.
Fin dalla sua costituzione l’Associazione Luca Coscioni promuove la libertà di ricerca scientifica, di cura e le altre libertà civili, come l’affermazione del diritto alla scienza e all’autodeterminazione individuale, in particolare i diritti umani, civili e delle persone malate e con disabilità.