La transizone ecologica passa anche dall’idrogeno

Il taglio delle forniture del gas dalla Russia e gli obiettivi fissati nell’ambito della lotta al cambiamento climatico spingono la domanda di idrogeno. Domanda in crescita anche a causa dell’aumento del costo di combustibili fossili e delle materie prime.
L’idrogeno rappresenterà l’elemento chiave nel percorso verso una transizione energetica pulita e rinnovabile. In Italia, alcune big company avviano i primi progetti. Entro il 2050, si ipotizza che arriverà a coprire circa il 20% del fabbisogno energetico nazionale.
Oggi siamo nel mezzo di una fase cruciale che determinerà lo scenario energetico globale dei prossimi 30 anni. Tra le tante incertezze che agitano il settore in questi ultimi mesi emerge una realtà: siamo entrati nell’era dell’idrogeno.
Ecco perché la domanda di idrogeno tenderà ad aumentare
L’idrogeno è la soluzione per una transizione energetica pulita e rinnovabile grazie alla sua versatilità d’uso e facilità di trasporto e stoccaggio.
Secondo il “Global Energy Perspective 2022”, la domanda energetica globale tenderà ad appiattirsi nei prossimi decenni crescendo solo del 14% entro il 2050. Nonostante la ripresa dell’economia internazionale post pandemia, il fattore chiave sarà una maggiore efficienza energetica negli edifici residenziali, nei trasporti e nell’industria.
L’idrogeno rappresenta, dunque, la componente energetica che crescerà maggiormente nei prossimi anni. Entro il 2035 la domanda sarà soprattutto per la mobilità del trasporto su strada, mentre, in seguito, si aprirà anche all’uso industriale. Non solo, l’uso sarà esteso anche al riscaldamento degli edifici pubblici e privati e al trasporto marittimo e aeronautico.
Gli obiettivi fissati per il 2030 e il 2050
Allo stato attuale il consumo di idrogeno in Italia è quasi interamente dedicato agli usi industriali. È impiegato, difatti, nella raffinazione e nella chimica per la produzione dell’ammoniaca, ma lo scenario è destinato a cambiare molto velocemente. Il Governo ha posto come obiettivo una percentuale negli usi finali dell’energia del 2% entro il 2030 e intorno al 20-23% entro il 2050.
Secondo il report “Hydrogen Roadmap Europe” diffuso sempre dall’Unione Europea, all’interno di uno scenario ottimistico, l’idrogeno nel 2050 potrebbe rappresentare il 24% della domanda energetica del Vecchio Continente.