Biotestamento, cosa c’è da sapere sulla legge già in vigore

Un incidente, l’improvviso aggravarsi di una malattia possono impedire di manifestare le proprie volontà su quali trattamenti sanitari accettare e quali no. Per questo in Italia esiste una legge, la 219/2017 (testo al link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/16/18G00006/sg), che sancisce il diritto di esprimere queste scelte prima, nel pieno delle proprie facoltà mentali, attraverso la stesura delle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), il cosiddetto biotestamento.
Se ne parla poco
Nonostante la legge sulle Dat sia in vigore da quasi quattro anni, di testamento biologico si parla ancora poco e in modo impreciso, confondendolo spesso con l’eutanasia. In base alle più recenti stime, infatti, in Italia meno dell’1% della popolazione ha redatto le Dat e solo il 19% dichiara di conoscere bene la legge che le regola e le procedure per depositarle correttamente. Alla luce di questi dati Vidas (Volontari italiani domiciliari per l’assistenza ai sofferenti, vidas.it/), da 40 anni impegnata a offrire assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie, ha deciso di fare un’azione concreta per favorire l’informazione corretta e imparziale su questo strumento così importante. Il testamento biologico, infatti, non solo garantisce il diritto all’autodeterminazione, ma rappresenta un gesto di responsabilità verso i propri cari, sgravandoli dall’incombenza di dover decidere per conto nostro nei momenti più difficili.
Sportello di consulenza
Così è nata la campagna di sensibilizzazione “Biotestamento. Scegli adesso. Adesso che puoi”, con il patrocinio di Pubblicità Progresso, che Vidas promuove in tutta, con spot informativi trasmessi a titolo gratuito dalle principali emittenti radio e tv nazionali e locali, affissioni tradizionali e digital e una serie di servizi gratuiti rivolti ai cittadini che desiderano sapere di più sul testamento biologico. Tra questi lo Sportello Biotestamento, che offre la consulenza di un medico palliativista e di uno psicologo nella stesura delle Dat (per info e appuntamenti tel. 02 725111; biotestamento@vidas.it), la linea telefonica di primo orientamento a cui rispondono volontari Vidas appositamente formati (tel. 02 72511 583, da lunedì a giovedì, dalle 14 alle 16), la pagina web dedicata(vidas.it/scegli-adesso ) con tutte le informazioni utili e una mini guida da scaricare.
Testimonial e scuole
La scarsa conoscenza, spesso inficiata da pregiudizi di parte, di questo diritto e della legge che lo stabilisce, ci ha spinto a colmare il vuoto di informazione con un’azione di pubblica diffusione che auspichiamo possa essere la più ampia e capillare possibile” afferma Ferruccio de Bortoli, presidente Vidas e testimonial della campagna. Con lui hanno aderito alcuni personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra loro la conduttrice tv Caterina Balivo, la speaker radiofonica Petra Loreggian, la psicologa Silvia Vegetti Finzi, il musicista Saturnino. Le loro testimonianze video sono disponibili sulla pagina web della campagna. L’iniziativa di informazione e sensibilizzazione promossa da Vidas si rivolge inoltre ai più giovani, la cosiddetta generazione Z, con un progetto di didattica attiva sui temi del biotestamento realizzato in collaborazione con La Fabbrica nei prossimi due anni. I ragazzi di 80 classi appartenenti a scuole superiori secondarie di tutta Italia avranno così l’opportunità di sviluppare consapevolezza sulla legge 219, nell’ambito dell’educazione civica e trasversalmente a tante altre materie, attraverso workshop e laboratori ispirati alla metodologia del debate, ovvero il dibattito tra opinioni diverse. Le classi parteciperanno infine a un concorso che premierà il miglior contenuto di comunicazione creativo e d’interesse sociale (articolo, video, animazione, ecc.) ideato dai ragazzi per far conoscere e diffondere la legge sul testamento biologico ai cittadini.
Il Covid ci ha ricordato che siamo mortali
Una media di tre appuntamenti a settimana, con richieste provenienti da tutta Italia, da parte di persone di ogni età e senza malattie gravi. Lo Sportello Biotestamento di Vidas, tra i pochissimi in Italia a offrire la consulenza gratuita di un medico e di uno psicologo qualificati nella stesura delle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), in questi ultimi mesi ha registrato un piccolo boom di richieste. Aperto da novembre 2019 ma chiuso dal primo lockdown fino a metà dicembre 2020, ha finora offerto 62 consulenze a 76 persone. Di queste, 28 persone hanno richiesto la consulenza in coppia. Le ragioni di questo incremento, probabilmente, sono da ricercare anche nella pandemia e nel suo prolungarsi. “Il Covid ci ha ricordato che siamo mortali ma anche che c’è modo e modo di morire e di vivere i nostri ultimi istanti _ dice Giada Lonati, medico palliativista e direttrice sociosanitario di Vidas _. Alcuni termini come intubazione e ventilazione assistita hanno fatto irruzione nella nostra quotidianità, costringendoci a riflettere sul fatto che morire bene grazie ad adeguate cure palliative non è accelerare la morte, ma renderla più lieve”.
Far sentire la propria voce fino alla fine
Per l’associazione laica di volontariato, da 39 anni al fianco dei malati inguaribili e delle loro famiglie a Milano, Monza e 112 Comuni dell’hinterland, la principale missione è proprio quella di garantire a ciascun assistito il diritto di vivere fino agli ultimi istanti non solo nel modo più sereno possibile ma anche nel pieno rispetto dei propri valori di riferimento, a casa e in hospice. Di qui l’impegno di Vidas a divulgare sempre più il diritto all’autodeterminazione in tema di fine vita e trattamenti sanitari invasivi, sancito dalla legge 219.
Fonte: Corriere della Sera