Uno dei progetti sui cui le case automobilistiche stanno investendo maggiori risorse è l’auto a guida autonoma. Soluzione interessante se si pensa alla varie modalità di impiego di questi mezzi. Che se da un lato appare ancora fantascienza spostarsi senza dover guidare e tenere d’occhio la strada, dall’altro potrebbe essere una realtà piuttosto fattibile, in tempi brevi, per quanto riguarda il trasporto pubblico che potrebbe usufruire di corsie preferenziali. Tale soluzione di mobilità potrebbe essere impiegata anche sulle nostre autostrade, dove i mezzi privati non incontrerebbero tutti quegli ostacoli che invece sono in gran numero nelle strade cittadine.
Ha fatto di più Amazon, che di recente ha brevettato un sistema di infrastrutture per far viaggiare in tutta tranquillità le auto a guida autonoma su autostrade affollate. Il sistema, ancora più complesso di una corsia preferenziale, prevede lo smistamento veicolare su più corsie a seconda del traffico, garantendo una gestione ottimale della mobilità e una maggiore sicurezza.
Il brevetto è stato depositato alla United States Patent and Trademark Office di Alexandria, in Virginia, e spiega nel dettaglio un sistema di gestione stradale in grado di analizzare l’affollamento delle corsie e indirizzare gli ingressi delle auto a guida autonoma, individuando il momento più opportuno per consentire l’ingresso del veicolo su una particolare corsia, a una determinata velocità: “Il sistema è in grado di selezionare il momento migliore e la corsia più adatta a un particolare veicolo _ si spiega sul brevetto _ che per inserirsi nel flusso di auto sfrutterebbe una porzione di corsia monitorata”.
L’obiettivo di Amazon è ottimizzare i tempi di percorrenza delle autostrade sfruttando le corsie stesse, e di conseguenza anche la velocità dei veicoli, i tempi di attesa ai semafori e quelli di riscossione dei pedaggi, diminuendo traffico, code e tagliando i costi di gestione.