Chi acquista una nuova Nissan Leaf, l’elettrica più venduta al mondo, potrà ricaricarla gratuitamente per circa 13 mila km di autonomia presso le colonnine pubbliche o nel garage della propria abitazione tramite una wall box (gratuita).
Merito di un accordo fra Enel e la filiale italiana del costruttore giapponese per favorire la diffusione della mobilità a zero emissioni: questa iniziativa prevede un “massimale elettrico” di 1.350 kWh che, secondo Enel e Nissan, equivale a circa 24 mesi di rifornimenti pubblici gratuiti. L’iniziatica ricalca quella che l’americana Tesla ha messo in atto per favorire la diffusione delle sue elettriche: tutte quelle ordinate entro l’anno scorso si possono ricaricare gratuitamente nella rete Supercharger.
La seconda generazione della Nissan Leaf è stata presentata all’inizio dello scorso settembre e sarà commercializzata in Europa a gennaio del prossimo anno: lunga circa 4,5 metri, è spinta da un elettromotore da 150 Cv alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 40 kWh, che assicura un’autonomia omologata di 378 km.
Nissan e Enel collaborano pure sulla tecnologia Vehicle-to-grid (V2G) che consente di utilizzare un’auto elettrica come una sorta di pila su ruote: quando la vettura è ferma, le batterie possono immettere energia in rete, contribuendo a stabilizzarla e offrendo servizi di bilanciamento e remunerazione per i clienti.
Recentemente Enel ha pure lanciato un piano nazionale per l’installazione di infrastrutture di ricarica: prevede la posa di circa 7 mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14 mila nel 2022 su tutto il territorio nazionale (2.500 già nel corso del 2018). Fa parte di questo cronoprogramma anche il progetto EVA+ (Electric Vehicles Arteries), co-finanziato dalla Commissione Europea, con cui verranno costruiti 180 punti di ricarica veloce in 3 anni lungo le tratte extraurbane italiane: le prime 40 colonnine “fast” sono già state installate e permettono di percorrere, tra le altre, la tratta Roma-Milano a bordo di un’auto elettrica.