Abusiva nel posteggio disabili aggredisce due vigilesse

Succede a Genova il 15 ottobre. Tutto è cominciato quando due agenti della Polizia municipale scoprono una sessantunenne che usa impropriamente il contrassegno disabili. La donna tenta maldestramente di non fornire i dati del disabile associato al documento, chiamando in causa il diritto alla privacy, dati recuperati però facilmente dalle agenti che chiamano il Centro operativo scoprendo l’arcano: il permesso è intestato alla madre della donna, la quale non era a bordo e si trovava in quel momento nell’appartamento in cui risiede, in un altro quartiere. A questo punto le agenti di polizia municipale procedono al ritiro del contrassegno, come vuole la legge. L’automobilista in questione però non gradisce il provvedimento. Prima utilizza un altro disabile (figlio di un’amica) facendolo scendere da una abitazione della zona e facendolo sistemare nella sua auto per tentare di comprovare che l’utilizzo del contrassegno fosse legittimo (il contrassegno è personale e non cedibile), poi aggredisce con violenza una delle agenti per tentare di riprendere il foglio che autorizza alla sosta negli stalli riservati. Tenta inoltre di strappare gli oggetti appesi al cinturone dell’agente (manette, radio e pistola) e si appende letteralmente al suo casco aggredendola da dietro e rischiando anche di strozzarla con il cinturino che serve a chiuderlo. Poi, non soddisfatta, la prende per il collo (causandole graffi che sono poi stati refertati), la tira per la giacca staccando le mostrine dalla divisa e la afferra con forza per un braccio causandole un grosso ematoma. Quando l’altra agente tenta di liberare la collega, la donna se la prende anche con lei. Le tre sono finite, cadendo, sulla recinzione di un cantiere, ma la sessantunenne ha continuato il suo atteggiamento violento tentando di recuperare il suo contrassegno disabili sequestrato dall’agente aggredita che l’aveva riposto nella sua giacca.
Nel frattempo arrivano in aiuto i colleghi delle due agenti mettendo fine all’aggressione e allertando il 118 per prestare cure mediche alle donne. Anche l’aggressore ha chiesto di andare in ospedale: agli agenti intervenuti insieme a un commissario del distretto, ha sostenuto di essersi fatta male mentre tentava di dividere le due agenti che, a suo dire, si stavano picchiando tra loro. Circostanza smentita da entrambe e poco credibile anche alla luce delle comunicazioni tra loro e il centro operativo della Polizia municipale.
Oltre alla denuncia, la sessantunenne automobilista ha rimediato anche una sanzione per il posteggio nello stallo riservato ai disabili e, naturalmente, il ritiro del contrassegno.
Quando si dice italiani brava gente.

Valter Nicoletti