A Edimburgo solo taxi elettrici

Forme squadrate come da tradizione, rigorosamente di colore nero, a Edimburgo debuttano i taxi “inglesi” elettrici TX eCities. Nella cittadina scozzese il primo “cabbie” a zero emissioni è entrato in servizio in questi giorni. Prodotto dalla britannica LEVC, distribuito localmente dalla Union Motor Company, il mezzo è dotato di un pacco batterie che garantisce 130 km di percorrenza per ricarica di elettroni. A bordo, però, è previsto un generatore a benzina, in grado di innalzare l’autonomia del veicolo sino a 607 chilometri per pieno, così da poter portare a destinazione anche i clienti che necessitano di recarsi in altre città.
Silenzioso ed ecologico, l’eCities viene proposto ai tassisti locali con una vendita a rate mensili, canone 708 sterline, circa 790 euro, solo 40 sterline in più rispetto al prezzo dell’omologo modello a gasolio. La cifra, però, sottolinea il distributore, è in parte compensata dal risparmio sulle spese di carburante che è stato mediamente calcolato in 460 sterline al mese (poco più di 510 euro).
Omologato per trasportare sino a sei passeggeri, il mezzo prevede una rampa estraibile laterale per permettere un agevole ingresso a bordo alle carrozzine per disabili. Dispone, inoltre, di un sistema interno di controllo con depuratore della qualità dell’aria della cabina che utilizza un sistema multi-filtro per bloccare all’esterno particolato e sostanze nocive. Per il comfort dei passeggeri non mancano hot-spot per collegarsi a internet e prese di ricarica per smartphone e tablet.
Con l’eCities, spiega Chris Gubbey, CEO di LEVC, “il nostro scopo era realizzare un taxi focalizzato sulle necessità dei passeggeri, che in assoluto fosse il più sicuro, pulito, confortevole e silenzioso”.
Un bell’esempio da seguire. Un piccolo passo in avanti per contenere l’inquinamento nelle città. Tutti i mezzi adibiti al trasporto pubblico, a nostro avviso, dovrebbero essere obbligatoriamente elettrici.